Submitted by Anonymous on Sun, 10/24/2010 - 18:24.
Salve Andrea!
Complimenti per la realizzazione, sembra alquanto interessante ed invitante!
Possiedo un ampli simile a questo, un G-213A ma con trasformatore di uscita più recente e frontalino bianco-crema e caratteri neri entro una cornice rossa.
L'ho pagato 20=venti euro circa due anni fa, ho notato che al suo interno vi sono alloggiate due induttanze, l'una di fronte all'altra, anzichè una come nel caso dell'ampli oggetto del servizio.
Comunque, la mia idea di modificare il circuito va nella stessa direzione del lavoro fatto per l'ampli di cui si parla, anche se meno intuitivo e più complesso, due sono le varianti che vorrei sottoporre a tuo giudizio prima di intervenire sull'unità e convertirlo per lo stesso utilizzo.
Vorrei alimentare le due 12SL7 in continua a 6,3 volts, come prima opzione.
In seconda analisi, vorrei sostituire la prima 12SL7, in ingresso segnale, con un pentodo octal tipo 6J7 (eccellente per armonica e l'alto guadagno...) o tipo 6sk7 (più prona alla compressione)ed intercambiando la pilota con una bella panciuta ECC32 o 6SN7 o 6SL7, agendo sul guadagno della P.I. .
Per quanto attiene la P.I., il riferimento al FDR sarebbe scelta obbligata!
Il volume2 diventerebbe un post P.I. p-p master volume, il tono sarebbe di tipo doppio concentrico adottandolo come passa-basso, intervenendo prima del volume1 e prima della P.I. .
Completerebbe la customizzazione un circuito di bias fisso regolabile con potenziometro e resistenza seriale, nonchè da apposito deviatore che lasci optare per la scelta di bias catodico.
Medesimo accorgimento per quanto concerne la valvola rettificatrice e l'elemento a SS del tipo BY255 o di ultima generazione, più morbidi, meno affilati, dal carattere più valvolare e dal costo molto più elevato: rapporto 10 Eurocent/5£!!!
Utile collocazione di un interruttore Standby, nel caso dei diodi per lo spianamento della tensione anodica, non strettamente necessario utilizzando la raddrizzatrice 5V4, all'occorrenza rimpiazzata con la più robusta Sovtek o JJ GZ34 o 5U4 o 5Z4.
Al posto dei due fori della presa fono originaria, inserimento di due portaled, uno per l'accensione ed uno per il bypass del MV; uscite posteriori due da 8 ohm connesse in parallelo ed una da 16 ohm!
Il dubbio permane sulla qualità e l'efficienza dei trasformatori, tecnicamente dappoco.
Un capitolo a parte meritano le valvole finali, octal e di tipo 6V6g di nuova produzione, una calda e morbida vecchia 6V6G combinata con la più robusta, potente e brillante 6L6GT, a bottiglia!
La scelta definitiva potrebbe anche cadere sulle 6F6 militari a bottiglia!
Sarebbe utile ed interessante postare uno schema esplicativo che riassumesse il mio concetto espresso.
Salve Andrea!
Complimenti per la realizzazione, sembra alquanto interessante ed invitante!
Possiedo un ampli simile a questo, un G-213A ma con trasformatore di uscita più recente e frontalino bianco-crema e caratteri neri entro una cornice rossa.
L'ho pagato 20=venti euro circa due anni fa, ho notato che al suo interno vi sono alloggiate due induttanze, l'una di fronte all'altra, anzichè una come nel caso dell'ampli oggetto del servizio.
Comunque, la mia idea di modificare il circuito va nella stessa direzione del lavoro fatto per l'ampli di cui si parla, anche se meno intuitivo e più complesso, due sono le varianti che vorrei sottoporre a tuo giudizio prima di intervenire sull'unità e convertirlo per lo stesso utilizzo.
Vorrei alimentare le due 12SL7 in continua a 6,3 volts, come prima opzione.
In seconda analisi, vorrei sostituire la prima 12SL7, in ingresso segnale, con un pentodo octal tipo 6J7 (eccellente per armonica e l'alto guadagno...) o tipo 6sk7 (più prona alla compressione)ed intercambiando la pilota con una bella panciuta ECC32 o 6SN7 o 6SL7, agendo sul guadagno della P.I. .
Per quanto attiene la P.I., il riferimento al FDR sarebbe scelta obbligata!
Il volume2 diventerebbe un post P.I. p-p master volume, il tono sarebbe di tipo doppio concentrico adottandolo come passa-basso, intervenendo prima del volume1 e prima della P.I. .
Completerebbe la customizzazione un circuito di bias fisso regolabile con potenziometro e resistenza seriale, nonchè da apposito deviatore che lasci optare per la scelta di bias catodico.
Medesimo accorgimento per quanto concerne la valvola rettificatrice e l'elemento a SS del tipo BY255 o di ultima generazione, più morbidi, meno affilati, dal carattere più valvolare e dal costo molto più elevato: rapporto 10 Eurocent/5£!!!
Utile collocazione di un interruttore Standby, nel caso dei diodi per lo spianamento della tensione anodica, non strettamente necessario utilizzando la raddrizzatrice 5V4, all'occorrenza rimpiazzata con la più robusta Sovtek o JJ GZ34 o 5U4 o 5Z4.
Al posto dei due fori della presa fono originaria, inserimento di due portaled, uno per l'accensione ed uno per il bypass del MV; uscite posteriori due da 8 ohm connesse in parallelo ed una da 16 ohm!
Il dubbio permane sulla qualità e l'efficienza dei trasformatori, tecnicamente dappoco.
Un capitolo a parte meritano le valvole finali, octal e di tipo 6V6g di nuova produzione, una calda e morbida vecchia 6V6G combinata con la più robusta, potente e brillante 6L6GT, a bottiglia!
La scelta definitiva potrebbe anche cadere sulle 6F6 militari a bottiglia!
Sarebbe utile ed interessante postare uno schema esplicativo che riassumesse il mio concetto espresso.
Saluti, Michele